Per garantire al bambino un’integrazione il più possibile serena, si è limitato lo stato d’ansia causato dalla separazione dalle figure familiari e dal contesto di vita abituale. Poiché il bambino piccolo è l’unico che non ha “scelto di venire nel nuovo contesto, ha diritto di trovare in questo nuovo ambiente punti di riferimento anche sul piano affettivo e sicurezze precise.
L’inserimento, in sostanza, serve a preparare sia i genitori sia il bambino ad affrontare insieme la nuova esperienza, e l’educatrice ha il ruolo di figura di riferimento.
In questa fase, gli operatori presentano la scuola, la sua organizzazione, le modalità dell’inserimento, e i genitori possono porre domande e fare richieste, hanno la possibilità di vedere e conoscere l’ambiente in cui porteranno il proprio figlio.
Con il colloquio, la conoscenza si approfondisce e il genitore inizia a costruire un rapporto più personalizzato e diretto con le educatrici. In questa fase, la collaborazione attiva dei genitori, che possono fornire informazioni sulle abitudini, le conoscenze e le esperienze del bambino, è ovviamente fondamentale.
